L'ARENA
Le canzoni che pensano agli altri
A favore di Emergency, ECAR Mandabe e Tibetan childrens' village
Musica e solidarietà . «Sette veli intorno al re»: esce un
album di canzoni per bambini con Guccini, De Gregori, Battiato e Bollani
Milano .Quando si parla di canzoni per bambini, si pensa subito allo Zecchino
d'oro, alle sigle dei cartoon giapponesi o alle colonne sonore della Disney. A
parte il tributo alle canzoni dei film disneyani prodotto da Hal Wilner, c'è
poco o nulla che potrebbe essere apprezzato anche dagli adulti. Con "Sette
veli intorno al re", un disco per bambini concepito e realizzato da Carlo
Sinigaglia, Ares Tavolazzi e Michele Fedrigotti, si è cercato di colmare
questa distanza tra bimbi e genitori, chiamando a raccolta interpreti quali Franceso
Guccini, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Stefano Bollani e Moni Ovadia.
Il risultato è un album con quindici canzoni, diviso idealmente in due
parti, con la prima composta da brani in italiano di facile memorizzazione, perfetti
per il canto nelle scuole, e la seconda più concentrata su musiche di altre
tradizioni (una ninna nanna yddish cantata da Ovadia, un'altra in arabo, una tarantella
in napoletano di Fausto Cigliano, una preghiera in tibetano e un'altra ninna nanna,
in malgascio, cantata da don Riccardo Simionato, missionario in Madagascar).
Il progetto è nato dall'esperienza di Sinigaglia, chitarrista e terapeuta
in scuole e ospedali, e di sua moglie Karen Jaloveckas, cui si sono aggiunti Ares
Tavolazzi, ex-contrabbassista degli Area e ormai musicista fidato di Guccini,
e Michele Fedrigotti, pianista e compositore, docente al conservatorio Verdi di
Milano nonchè consulente pedagogico dell'accademia Vivaldi di Locarno.
La prima finalità del disco è offire una raccolta di canzoni di
qualità per l'infanzia. «L'aspetto musicale - spiegano Sinigaglia,
Tavolazzi e Fedrigotti - si realizza attraverso una serie di brani originali che
educano i bambini alla musica, presentando loro mondi musicali e poetici diversi,
anche di diverse culture e mondi linguistici. Ogni brano è in un suo stile
e presenta ai bambini strumenti particolari. Ciò significa rivolgersi ai
bambini con una musica che non si riferisca solo al normale e più usato
linguaggio musicale per bimbi, ma affondi le sue radici in valori culturali e
musicali di maggior qualità». Una rilevante percentuale sul ricavato
proveniente dalle vendite dei cd andrà a iniziative umanitarie come Emergency,
ECAR Mandabe (costruzione di pozzi e scuole in Madagascar) e Tibetan Childrens'
Village (in aiuto ai bambini tibetani, un'associazione fondata da una sorella
del Dalai Lama).
La canzone «Alfabeto» (con le voci di Carlo Taranto della Gialappa's
e gli allievi della scuola elementare di Pontida, in provincia di Bergamo) è
perfetta per imparare le lettere e ha una struttura ad incastro per cui risulta
facile aggiungervi strofe. «La luna e il dito», cantata da De Gregori,
rimanda a proverbi e altre storie, con frasi ad effetto («Non è proibito
niente/ ma tutto non si può»), adatte a grandi e piccini. La «Tarantella
di Natale» di Fausto Cigliano è un omaggio a Fabrizio de André
(come non ricordare le sue «Don Raffae'» e la filastrocca «Volta
la carta»?) e il testo in napoletano viene affiancato, sul libretto, dalla
relativa traduzione in italiano.