LA REPUBBLICA

Guccini e gli altri dalla parte dei bambini
Hanno partecipato anche Battiato, De Gregori e Moni Ovadia


Dai cantautori un album di musiche per bambini ma di qualità. Parte del ricavato andrà a Emergency e altre organizzazioni
MILANO - Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Franco Battiato, la crema dei cantautori italiani insomma, scende in campo per un disco dedicato ai bambini. Il risultato, tra tanti prodotti insulsi e poco educativi, è una consolazione inebriante. L'album in questione si intitola Sette veli intorno al re (Sony). Non è solo un album di ottima musica per i piccoli, ma ha tutto per piacere anche ai genitori. Cantato e suonato con amore e competenza da musicisti più o meno illustri e dai ragazzini della scuola elementare di Pontida, Bergamo, il cd mette in campo le stelle della canzone d'autore, ma gli ospiti famosi sono coinvolti per amicizia, non prendono soldi ed è palpabile, tra i solchi dell'album, il piacere nel cantare in questo affettuoso contesto.

La felice idea di Sette veli intorno al re è venuta a tre amici-padri, il chitarrista blues e musicoterapeuta Carlo Sinigaglia, che svolge il suo compito di educatore nelle scuole e ospedali, Ares Tavolazzi, ex degli Area e oggi richiesto contrabbassista di jazz, e Michele Fedrigotti, pianista e compositore già con Alice e Battiato. Racconta Fedrigotti: "Una sera eravamo a casa e, per mandare a letto i bambini, ci siamo messi a suonare con loro. E' stata la moglie di Carlo che ha detto: "Ma perché non fate un disco dei papà?". E per una volta ecco un album virile, nel senso paterno, pacifico e non guerrafondaio".
Non si sentivano dagli anni '70 canzoni così delicate e poetiche, dai tempi di piccoli capolavori come "La casa", "Ci vuole un fiore" o "Il pappagallo", cantate da Sergio Endrigo e scritte da Vinicius De Moraes e Gianni Rodari. Altro che Zecchino D'Oro. Per "La luna e il dito" De Gregori si è scritto le parole da solo e, fatto ancora più raro, ne parla volentieri. Ve lo immaginate Guccini che duetta con un coro di bimbi in una specie di samba brasiliano? Succede ne "Il bagno" e, dal suo buen retiro di Pavana, sui monti emiliani, Guccini commenta: "Un giorno Ares, che suona con me da tanto tempo, mi ha chiesto: "Canteresti questa cosa per i bambini?". Perché no? Volentieri. Sono venuti qui a casa mia, l'abbiamo fatta e ci siamo divertiti molto".

Stesso entusiasmo traspare da Battiato, che è amico di Fedrigotti da una vita: "E' un disco per bambini, ma con una qualità per adulti. Mi hanno fatto sentire il nastro del brano ed era già cantato bene. Allora ho detto: qui ci vuole un'improvvisazione contrappuntistica". Ed eccolo volteggiare come uno sciamano con i suoi fonemi sanscriti nella magica "Ninna nanna del violino".
Ma non sono solo tre i camei del disco. Moni Ovadia interpreta una ninna nanna tradizionale yiddish, Faisal Taher (Daunia) ne canta una in arabo, Stefano Bollani canta e suona il piano in "Tino, Pino e Barbalunga", Carlo Taranto della Gialappa's è nel coro di "Alfabeto", il flautista tibetano Nawang Khekhog incanta con un inno alla pace e, dulcis in fundo, il grande Fausto Cigliano cesella in napoletano una tarantella di Natale sul presepe. Tutti gli arrangiamenti dei brani sono studiati in maniera minuziosa: "C'è un intento di educazione musicale attraverso vari generi e vari strumenti" spiega Sinigaglia "Abbiamo cercato una qualità di esecuzione per arrivare ad avere un ascolto che possa rimanere nella memoria di un bambino. Ma anche negli arrangiamenti abbiamo voluto sobrietà anche quando gli strumenti sono molti".
Oltre al risultato eccellente di tutte le musiche, il cd ha anche un risvolto benefico: il 62,85 % del ricavato delle vendite va diviso tra Emergency, l'Associazione Mandabe per una missione in Madagascar e i bambini tibetani.